Si susseguono numerose le sentenze a favore del riconoscimento della carta docente anche ai docenti con contratti a tempo determinato.
Le ultime sentenze arrivano dal tribunale di Torre Annunziata e dal Tribunale di Venezia entrambe a favore di iscritti FPC Cisal , dove due insegnanti precari hanno presentato ricorso con l’avvocato Rosa Auricchio e la dott.ssa Anna Stella Parisi chiedendo il riconoscimento della carta per la formazione docenti.
I giudici aditi hanno, in entrambi i casi, ritenuto i ricorsi fondati.
Il GdL di Torre Annunziata, accogliendo il ricorso promosso dai legali, argomentava: “…La clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell’allegato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell’istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica…”.
Parimenti il GdL di Venezia, condividendo la stesse argomentazioni, statuiva:“…La previsione normativa che limita la platea dei destinatari ai soli assunti a tempo indeterminato è stata recentemente ritenuta contraria ai precetti Costituzionali dal Consiglio di Stato (v. sentenza 1842/2022), venendo a creare un’ingiustificata discriminazione tra i docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e i docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcun sostegno economico alla formazione. “Un tale sistema- afferma il C. di St.- collide con i precetti costituzionali degli artt. 3,35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo ( resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor più, per la lesione del principio di buon andamento della P:A….La Corte ha escluso la configurabilità di ragioni oggettive che possano giustificare la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non di ruolo”
In conclusione entrambi i giudici hanno accertato il diritto dei ricorrenti ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui, tramite la “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente condannando il Ministero dell’Istruzione e del Merito all’erogazione della carta docente per gli anni di servizio già svolti e all’adozione di ogni atto necessario per consentire ai ricorrenti il godimento del loro diritto.
L’avv. Rosa Auricchio e la dott.ssa Anna Stella Parisi , insieme alla FPC – Cisal si considerano soddisfatti del risultato ottenuto e promettono battaglia per le innumerevoli storture che la P.A. perpetua da anni in violazione dei diritti dei lavoratori.